E così è volata via l'estate: 1 settembre, la prima settimana d'autunno. Come è noto, la prima settimana di ogni mese è di norma la più densa di informazioni per i trader eur/usd.
E questo settembre non fa eccezione: il calendario economico di questa settimana prevede gli indici ISM statunitensi, il rapporto sulla crescita dell'inflazione nella zona euro e, naturalmente, i Non-farm payrolls, ovvero i dati chiave sul mercato del lavoro USA di agosto.
Lunedì-martedì
All'inizio della nuova settimana di trading, la coppia eur/usd è balzata verso il centro della 17a figura. Tale dinamica dei prezzi è dovuta principalmente al rafforzamento delle aspettative "accomodanti" in merito alle prossime azioni della Fed. Nonostante l'aumento del CPI core, del PPI (sia generale che core) e dell'indice PCE core, la probabilità di un taglio dei tassi d'interesse nella riunione di settembre è vicina al 90% (stando ai dati dello strumento CME FedWatch). Tuttavia, la probabilità che la Fed si limiti a una sola riduzione a settembre (senza cioè ricorrere a una ulteriore riduzione di 25 punti in ottobre o dicembre) è solo del 13%. Se gli importanti rapporti macroeconomici risulteranno in zona rossa, nei mercati aumenterà la fiducia di un doppio taglio dei tassi da parte della Fed prima della fine di quest'anno. Il dollaro, di conseguenza, sarà sotto ulteriore pressione.
Martedì, ad esempio, negli Stati Uniti verrà pubblicato l'indice ISM manifatturiero. Da marzo di quest'anno, questo importantissimo indicatore macroeconomico è in fase di contrazione. Secondo le previsioni della maggior parte degli analisti, su agosto l'indice mostrerà un andamento positivo, ma rimarrà comunque al di sotto del livello di 50 punti (ci si aspetta una crescita fino a quota 48.9). Il dollaro riceverà sostegno solo se l'indicatore, contrariamente alle previsioni, si rivelerà superiore all'obiettivo di 50,0.
Durante la sessione europea di martedì verranno poi pubblicati i dati chiave sulla crescita dell'inflazione nella zona euro. La maggior parte degli esperti prevede che in agosto l'indice generale dei prezzi al consumo rimanga al livello di luglio (ossia al 2,0%), mentre il core potrebbe rallentare fino al 2,2%. È comunque probabile che il risultato effettivo si riveli leggermente diverso (più forte delle previsioni), considerando i dati pubblicati venerdì sulla crescita dell'inflazione in Germania. Occorre ricordare che il CPI generale è salito al 2,2% su base annua (il massimo da luglio di quest'anno), mentre l'indice armonizzato (EU Harmonised) è aumentato al 2,1% su base annua. Tutte le componenti del rapporto sono in zona verde, e "prefigurano" un'accelerazione dell'inflazione nell'Eurozona nel suo complesso.
Mercoledì
Mercoledì, il rapporto macroeconomico più significativo per i trader eur/usd sarà pubblicato negli Stati Uniti. Verrà reso noto il valore di luglio dei JOLTs (numero di offerte di lavoro disponibili nell'ultimo giorno lavorativo del mese precedente). A giugno, questo indicatore era in "zona rossa" (7,437 milioni, previsione – 7,51 milioni). Secondo alcuni analisti, a luglio la cifra diminuirà nuovamente, raggiungendo quota 7,24 milioni. E sebbene si tratti di un indicatore ritardato, potrebbe completare il quadro generale fondamentale, che non è favorevole al dollaro USA.
Inoltre, mercoledì sarà pubblicata la panoramica economica della Fed per regione (il "Beige Book"). Si tratta di una panoramica della situazione redatta dalle 12 Federal Reserve Bank degli Stati Uniti sulla condizione delle economie locali. Un documento molto denso di informazioni, ma che, di norma, ha un impatto debole sul mercato.
Giovedì
Giovedì negli USA verrà pubblicato l'indice delle attività commerciali nel settore dei servizi ISM. A differenza dell'indice di produzione, questo indicatore è in fase di espansione per il secondo mese di fila, anche se si muove al limite. Dopo la crescita a 50.8 di giugno, nel mese di luglio è sceso a 50.1. Stando alle previsioni, ad agosto l'indice si attesterà a 50.5. Per i tori del dollaro, è importante che l'indice rimanga al di sopra dei 50 punti.
Giovedì sarà pubblicato anche un altro rapporto sul mercato del lavoro degli Stati Uniti, questa volta da parte dell'agenzia ADP. Si tratta di una sorta di barometro dello stato del mercato del lavoro americano alla vigilia della pubblicazione dei dati ufficiali. Stando alle previsioni, il numero di occupati nel settore non agricolo aumenterà di sole 71.000 unità ad agosto. Un risultato così debole non prelude a dei Non-farm forti, anche se i due rapporti non sempre sono correlati.
Venerdì
Nell'ultima giornata di trading della settimana, tutta l'attenzione dei trader di coppie con il dollaro sarà rivolta ai Non-farm di agosto. Va ricordato che il precedente rapporto sul mercato del lavoro USA è stato sensazionale: non ha riflesso soltanto la debole crescita del numero di occupati (solo 73.000 unità), ma ha anche rivisto in peggio i risultati dei due mesi precedenti per un totale di 258.000 posti di lavoro. La pubblicazione è stata talmente importante che Donald Trump, preso dalla rabbia, ha licenziato il capo del Bureau of Statistics degli Stati Uniti.
In tale contesto, il rapporto di agosto è molto importante, Poiché potrebbe confermare il raffreddamento del mercato del lavoro americano, o invece pendere dalla parte del dollaro. Stando alle previsioni preliminari, il numero di persone occupate nel settore non agricolo dovrebbe crescere solo di 74.000unità. La disoccupazione dovrebbe salire al 4,3% (ovvero al massimo dal luglio dello scorso anno). Ed è probabile che rallenti l'indicatore dei salari: secondo stime preliminari, il livello del salario orario medio dovrebbe scendere al 3,8%. Anche la quota della popolazione economicamente attiva dovrebbe scendere al 62,1%.
Se i Non-farm di agosto si riveleranno quantomeno al livello previsto (per non parlare della "zona rossa"), il dollaro sarà nuovamente sotto pressione, e molto forte.
Conclusioni
I rapporti macroeconomici chiave della settimana possono offire sostegno agli acquirenti eur/usd anche se escono al livello previsto. Se gli indici ISM e Non-farm saranno negativi, e l'inflazione nell'eurozona dovesse accelerare (contrariamente alle previsioni), allora la coppia non solo si stabilizzerà nell'area di 1,18, ma probabilmente testerà il forte livello di resistenza a 1,1870, corrispondente alla banda superiore delle bande di Bollinger sul grafico settimanale.
A livello "tecnico", la coppia su tutti i grafici "senior" (da h4 e oltre) si trova o sulla banda superiore delle bande di Bollinger, o tra le bande mediana e superiore. Inoltre, il prezzo si trova sopra tutte le linee dell'indicatore Ichimoku, che nei grafici (h4, D1, W1) ha formato il segnale rialzista "Parata di Linee". Questa combinazione indica la priorità delle posizioni lunghe. È consigliabile utilizzare i ritiri correttivi per aprire long con primo obiettivo a 1,1750 (banda superiore delle bande di Bollinger nel grafico su quattro ore).