EUR/USD
Venerdì e questa mattina il cambio euro/dollaro si mantiene all'interno dei livelli registrati giovedì. Dall'8 settembre il prezzo ruota attorno alla media mobile a 200 periodi, che a sua volta è orientata verso il basso. L'oscillatore Marlin si inclina verso il basso, pur trovandosi ancora in territorio positivo.
L'euro continua a subire la pressione del mercato in attesa della riunione della Fed. Una situazione analoga di consolidamento laterale si osserva anche per l'S&P 500 e i rendimenti dei titoli di Stato: i mercati attendono la decisione della Fed in materia di politica monetaria. La nostra previsione, già descritta nei giorni scorsi, resta per un calo dell'euro, in quanto alla riduzione del tasso, il FOMC dovrebbe accompagnare un messaggio fermo — non ci sarà nessun triplo taglio entro la fine dell'anno e un secondo taglio resta molto incerto, soprattutto perché i dazi di Trump non sono ancora stati pienamente incorporati nell'inflazione. I livelli target sono segnati sul grafico: 1,1632, 1,1495, 1,1392. Domani potrebbe esserci una maggiore dinamicità sul mercato: usciranno l'indice ZEW sul sentiment economico dell'Eurozona e i dati sulle vendite al dettaglio negli Stati Uniti.
Nel grafico su quattro ore, il prezzo si muove nel range 1,1700/1,1748, delimitato dalla media mobile a 200 periodi e dal massimo di venerdì. L'oscillatore Marlin converge in un cuneo con prospettive di ribasso, per cui il prezzo potrebbe tentare un consolidamento sotto la media mobile a 200 periodi (1,1700).