Mentre la valuta europea affronta difficoltà nel sostenere la crescita contro il dollaro americano, Gabriel Makhlouf, membro del Consiglio dei governatori della Banca Centrale Europea, ha dichiarato in un'intervista di essere soddisfatto dell'attuale politica del regolatore e ha messo in guardia da una reazione eccessiva a un possibile calo dell'inflazione al di sotto del livello programmato.
Definendo i tassi come favorevoli, il capo della banca centrale irlandese ha dichiarato di aver bisogno di prove sufficientemente convincenti per prendere una decisione. L'affermazione di Makhlouf è un segnale silenzioso ma sicuro in un contesto di accesi dibattiti sulla fattibilità di una ulteriore pausa nel ciclo di riduzione dei tassi di interesse. La sua posizione sembra essere chiara: la BCE dovrebbe agire con cautela e non affrettarsi a modificare la propria politica, soprattutto considerata la fragilità dell'economia europea.
È importante notare che le parole del funzionario arrivano in un momento in cui il mercato sta cercando di valutare le prospettive di inflazione nell'area euro, che ha mostrato un lieve aumento nell'ultimo mese. Makhlouf sembra ritenere che un ulteriore allentamento prematuro della politica monetaria potrebbe avere conseguenze alquanto indesiderabili.
Il probabile rinvio dell'implementazione della nuova normativa sulle emissioni di carbonio nell'Unione Europea, nota come ETS2, rischia di ridurre le previsioni di inflazione per il 2027, offrendo così alla BCE più opzioni di manovra. Secondo le previsioni della Commissione Europea, l'effetto del rinvio potrebbe abbassare l'inflazione di 0,3 punti percentuali, il che significa che la crescita dei prezzi potrebbe rimanere vicino all'obiettivo della BCE del 2%.
"Sono del tutto tranquillo riguardo a ciò che accadrà, considerando i dati previsti per il prossimo anno", ha affermato Makhlouf. "Dobbiamo reagire con molta cautela alle piccole deviazioni nelle previsioni," ha aggiunto il politico.
Attualmente, si prevede che la BCE manterrà i tassi di interesse invariati durante la riunione del mese prossimo, sebbene le nuove previsioni economiche possano spingere i funzionari più cauti a sostenere una riduzione dei tassi.
Per quanto riguarda l'attuale situazione tecnica dell'EUR/USD, i compratori devono concentrarsi su come conquistare il livello di 1.1541. Solo così potranno puntare a un test di 1.1565. Da lì, sarà possibile salire a 1.1585, ma farlo senza il supporto di grandi investitori sarà piuttosto difficile. L'obiettivo più lontano sarà il massimo di 1.1610. Nel caso in cui il prezzo scenda, mi aspetto azioni significative da parte di grandi compratori intorno a 1.1515. Se non ci sarà nessun acquisto in quell'area, sarebbe opportuno attendere il rinnovamento del minimo a 1.1490 o aprire posizioni long a partire da 1.1470.
Per quanto riguarda l'attuale situazione tecnica del GBP/USD, i compratori della sterlina devono conquistare la resistenza più vicina a 1.3080. Solo in questo modo potranno puntare a 1.3100, sopra il quale sarà piuttosto difficile sfondare. L'obiettivo più lontano sarà l'area di 1.3125. Nel caso in cui la coppia scenda, i ribassisti cercheranno di prendere il controllo di 1.3030. Se riusciranno in questo intento, una rottura di questo range infliggerà un colpo significativo alle posizioni rialziste, portando il GBP/USD verso il minimo di 1.3000, con il potenziale di scendere a 1.2975.
