Secondo la CNBC, che cita l'Associazione delle Nazioni del Sud-Est Asiatico (ASEAN), la de-dollarizzazione sta accelerando in tutta la regione. La tendenza ad abbandonare il dollaro USA è in atto e non mostra segni di arresto. L'ASEAN, in effetti, procede come un carro armato, spingendo il dollaro da parte.
I Paesi dell'ASEAN hanno intensificato gli sforzi per ridurre la dipendenza dal dollaro, espandendo l'uso delle valute locali nel commercio e negli investimenti. Francesco Pesole, stratega valutario di ING, sottolinea che a contribuire a questo cambiamento sono state sia le politiche commerciali poco coerenti del presidente USA Donald Trump che il forte calo del biglietto verde.
La tendenza è particolarmente evidente in Asia, sebbene anche altre economie stiano riducendo la loro esposizione al dollaro USA. La quota del dollaro nelle riserve valutarie globali è scesa dal 70% del 2000 al 57,8% del 2024. Gli analisti sottolineano inoltre che dall'inizio del 2025 l'indice del dollaro (DXY) è sceso di oltre l'8%.
Molti investitori e politici sono giunti a considerare il dollaro USA come uno strumento di leva, o addirittura un'arma, nei negoziati commerciali. Lin Li, responsabile della ricerca sui mercati globali asiatici di MUFG, ha spiegato che la de-dollarizzazione sta accelerando poiché le economie asiatiche cercano di ridurre i rischi facendo più affidamento sulle proprie valute.
Già lo stratega valutario Abhay Gupta aveva previsto che la de-dollarizzazione dell'ASEAN avrebbe continuato a crescere. Anche i Paesi BRICS stanno sviluppando attivamente un proprio sistema di pagamento per bypassare lo SWIFT e ridurre la dipendenza dal dollaro. La Cina, da parte sua, sta promuovendo i regolamenti commerciali bilaterali in yuan.
Gli esperti fanno comunque notare che la tendenza alla de-dollarizzazione potrebbe rallentare se gli Stati Uniti evitassero un uso aggressivo delle sanzioni. Molte banche centrali rimangono caute rispetto alla detenzione di grandi riserve di dollari. Tuttavia, nonostante alcune nazioni abbiano ridotto l'uso del dollaro, il biglietto verde rimane la valuta dominante a livello mondiale. Nessun'altra valuta globale può eguagliare la liquidità del dollaro o la profondità dei suoi mercati obbligazionari e creditizi, concludono gli esperti.
