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FX.co ★ Aerei, discussioni e barili: petrolio in leggero aumento sulla scia delle notizie politiche

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Forex Humor:::2025-09-24T07:20:51

Aerei, discussioni e barili: petrolio in leggero aumento sulla scia delle notizie politiche

Il petrolio ha iniziato la settimana con un leggero rialzo. Il mercato reagisce all'ennesima svolta geopolitica. Lunedì, durante le contrattazioni asiatiche, le quotazioni del Brent sono aumentate di 34 centesimi (o dello 0,54%), raggiungendo i 67,07 dollari al barile. Il WTI americano (contratto di ottobre) ha guadagnato gli stessi 34 centesimi, raggiungendo i 63,02 dollari. Il contratto di novembre, più vivace, è salito di 36 centesimi (o dello 0,58%), raggiungendo i 62,76 dollari.

Il motivo di tale dinamica è piuttosto noto al mercato delle risorse energetiche: quando da qualche parte tuona, il prezzo del barile sale. In questo caso, ciò è avvenuto anche grazie alle notizie provenienti dall'Europa e dal Medio Oriente.

In Europa si è aggravata la situazione aerea: secondo quanto riportato dai media, alcuni aerei russi hanno violato lo spazio aereo della Polonia e dell'Estonia. E sebbene non vi sia una minaccia diretta alle forniture di petrolio, il mercato, come è noto, inizia a innervosirsi molto prima che si verifichino conseguenze concrete. Soprattutto in periodi in cui il clima mondiale è più politico che meteorologico.

Parallelamente, l'attenzione si è concentrata sul Medio Oriente. Quattro paesi occidentali hanno riconosciuto lo Stato palestinese, provocando una forte reazione da parte di Israele e aumentando il grado di instabilità nella regione, una delle più importanti per la produzione e l'esportazione di petrolio. Naturalmente, il mercato non ha potuto ignorare un altro punto geografico di tensione.

Tuttavia, il mercato offre anche il rovescio della medaglia, o meglio, del barile. L'Iraq sta aumentando le forniture: ad agosto le esportazioni medie giornaliere sono state pari a 3,38 milioni di barili, mentre a settembre si prevede un aumento fino a 3,4-3,45 milioni. Il Paese sta gradualmente uscendo dal regime volontario di riduzione della produzione nell'ambito dell'OPEC+, il che significa che l'offerta sul mercato sta gradualmente aumentando.

L'equilibrio tra “notizie allarmanti” e “aumento delle forniture” fa sì che i prezzi continuino a muoversi in modo poco percettibile e indeciso. Quindi, per ora c'è una crescita, ma il barile non mostra variazioni significative.

Gli investitori, come sempre, seguono attentamente la situazione, soprattutto ora che il contesto esterno ricorda che il petrolio reagisce non solo ai dati, ma anche al clima mondiale. E quest'ultimo, come vediamo, non è certo tranquillo.

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